Con riferimento al paradigma della catena di responsabilità, già illustrata nel precedente post, da queste righe iniziamo ad impostare la nostra sessione di tuning, nell'ottica di abbreviarne i tempi e limitare i rischi di insuccesso.
Nel caso di attrezzatura completamente nuova, appena acquistata, una ragionevole sessione di sintonizzazione potrebbe essere così organizzata:
- Sintonizzazione detta “di tentativo 0”
- Assemblaggio dell'attrezzatura con tutte le parti che si intendono utilizzare
- Impostazione della precarica relativamente alle caratteristiche dell'atleta. In questo caso l'impostazione iniziale ideale della precarica sarebbe quella con le viti fissate a metà corsa, per avere la più ampia escursione possibile in fase di tuning; nel caso ciò non sia possibile, almeno un giro di vite dal fine corsa è presupposto minimo per affrontare il tiller tuning: quest'avvertenza dovrebbe essere considerata in fase di acquisto della coppia di flettenti.
- Assestamento della corda
- Allineamento statico dei flettenti e dell'arco in generale, equilibratura statica;
- Impostazione del brace height ad un valore di riferimento standard, nell'intervallo consigliato dal costruttore dei flettenti (brace di tentativo 0); in questo caso la condizione ideale sarebbe un brace a metà del range consigliato.
- Impostazione del tiller ad un valore di riferimento standard (tiller di tentativo 0); in questo caso si potrebbe partire da tiller statico a zero.
- Impostazione del punto di incocco ad un valore di riferimento standard (punto di incocco di tentativo 0);
- Impostazione del center-shot statico ad un valore di riferimento standard (center-shot di tentativo 0);
- Impostazione della risposta elastica del bottone ad un valore di riferimento standard (durezza bottone di tentativo 0);
- Sintonizzazione tentativi successivi (con prove e test...) nella stessa sequenza, rispettando l'ordine seguito nel tentativo 0
Come si può notare, le prime operazioni riguardano essenzialmente
- la composizione del sistema sotto esame: parabraccio, tab, riser, flettenti, grip (eventualmente modificata), stabilizzazione, mirino, frecce.
- L'allineamento e l'equilibrio statico del sistema: flettenti e corda, mirino, stabilizzazione
- L'impostazione a valori standard (o di consuetudine) di partenza, per garantirsi un punto di primo tentativo noto.
Ottenuta e documentata la regolazione ora contrassegnata “di tentativo 0” si può procedere con la sintonizzazione vera e propria che idealmente è separabile in due ambiti di intervento:
- la personalizzazione nei punti di contatto arciere – arco
- l'accordatura arco – freccia
Ognuno di questi interventi – che viene eseguito in un singolo ciclo – è necessariamente concatenato a sua volta l'uno all'altro a causa del non perfetto isolamento tra le parti del sistema. Simbolicamente, il circuito che esemplifica l'intero procedimento può essere il '8' (otto) che rappresenta due cicli accoppiati. Per controllare puntualmente l'evoluzione del sistema, anche a scopo di documentazione della sessione di tuning, si dovrebbe adottare il modello evolutivo già descritto lo scorso settembre.
Nel caso di attrezzatura già esistente da verificare o da modificare, magari per l'aggiunta o la sostituzione di una parte, una ragionevole sessione di sintonizzazione potrebbe essere invece:
- Sintonizzazione detta “di tentativo 0”
- assemblaggio dell'attrezzatura con tutte le parti che si intendono utilizzare;
- controllo della precarica relativamente all'ultima sessione di tuning;
- assestamento della corda;
- controllo dell'allineamento statico dei flettenti e dell'arco in generale e dell'equilibrio statico;
- controllo del brace height al valore ottenuto precedentemente (brace di tentativo 0);
- controllo del tiller al valore ottenuto in precedenza (tiller di tentativo 0);
- controllo del punto di incocco al valore ottenuto dal tuning precedente (punto di incocco di tentativo 0);
- controllo del center-shot statico al valore ottenuto in precedenza (center-shot di tentativo 0);
- impostazione della risposta elastica del bottone al valore ottenuto precedentemente (durezza bottone di tentativo 0);
- Sintonizzazione tentativi successivi (con prove e test...) nella stessa sequenza, rispettando l'ordine seguito nel tentativo 0
Come si può notare anche in questo secondo caso, le prime operazioni riguardano essenzialmente:
- la ricomposizione del sistema sotto esame: parabraccio, tab, riser, flettenti, grip (eventualmente modificata), stabilizzazione, mirino, frecce.
- Il controllo dell'allineamento e dell'equilibrio statico del sistema: flettenti e corda, mirino, stabilizzazione
- La verifica delle impostazioni ottenute precedentemente (e ben documentate), per garantirsi un punto di primo tentativo noto in continuità con le sessioni precedenti.
Ripristinata la regolazione ottima precedentemente ottenuta, ora contrassegnata “di tentativo 0”, si può procedere con la risintonizzazione vera e propria che - come nel caso di attrezzatura nuova - è separabile nei due ambiti:
- la personalizzazione nei punti di contatto arciere – arco
- l'accordatura arco – freccia
Il ciclo di personalizzazione
La personalizzazione consiste nell'adattare l'attrezzo alle caratteristiche fisiche dell'arciere, in modo che il suo comportamento sia comunque neutro. Il ciclo consiste di una serie ordinata di passi:
- regolazione (dinamica) del brace height;
- eventuale regolazione della stabilizzazione (relativamente al solo comportamento dinamico);
- regolazione (dinamica) del tiller.
Un comportamento non convergente è rivelatore di seri problemi nella tecnica dell'arciere o di difetti/danneggiamenti nel materiale utilizzato (errato assemblaggio, cedimenti strutturali, ecc...).
L'eventuale regolazione della stabilizzazione si trova al punto 2 perché:
- il comportamento dinamico desiderato dipende dalla precarica (e quindi anche dal brace);
- riguarda il rapporto arciere - arco;
- può modificare il tiller dinamico e quindi le reazioni dinamiche tra arco e freccia;
Il ciclo di accordatura
L'accordatura consiste nell'adattare il comportamento delle frecce al sottosistema arciere – arco, in modo che il comportamento complessivo sia comunque ripetibile con precisione stabilita. Il ciclo consiste di una serie ordinata di passi:
- regolazione del punto di incocco;
- regolazione del center-shot;
- regolazione del bottone.
Un comportamento non convergente è sintomo di:
- una fase di personalizzazione poco accurata, oppure
- un arciere poco ripetitivo, oppure
- una scelta iniziale errata della freccia (dopo le prime regolazioni, la freccia “non è più in tabella”), oppure
- difetti/danneggiamenti nel materiale utilizzato (errato assemblaggio, cedimenti strutturali, ecc...).
Nessun commento:
Posta un commento